MARMO DI ZANDOBBIO

 

Il marmo di Zandobbio è un materiale lapideo storico della provincia di Bergamo, ben noto fin dall’antichità.
In realtà non si tratta di un marmo in senso stretto, bensì di una dolomia cristallina compatta, con tessitura saccaroide, di colore bianco o rosa nella varietà più pregiata. Il giacimento di età giurassica (200 milioni di anni circa), potente 160 m circa, affiora nella fascia collinare pedemontana ad est di Bergamo, in bassa Val Cavallina, nei comuni di Trescore Balneario e Zandobbio.

In marmo di Zandobbio sono i grandi conci impiegati nelle murature di alcune chiese romaniche, come la parrocchia di San Giorgio in campis  a Zandobbio, risalente al sec. X-XI, ma soprattutto alcuni monumenti simbolo di Bergamo, come Porta San Giacomo, Palazzo Nuovo (oggi sede della Biblioteca Angelo Mai) e Fontana Contarini, nonché numerosissimi elementi dell’arredo cittadino (vere da pozzo, balaustre, panchine, scalinate, cornici e davanzali di porte e finestre). Negli anni ‘30 è stato ampiamente impiegato in importanti opere architettoniche realizzate anche all’estero, come nel palazzo delle Nazioni Unite a Ginevra e nel palazzo del Capitolio Nacional a L’Avana, Cuba.

esempi di utilizzo
realtà operative