Estrazione e lavorazione aggregati. Produzione calcestruzzo
Dal 1974 l’attività di Cava Francesca si sviluppa sull’attuale area produttiva, vasta circa 30 ettari, dove hanno sede sia l’impianto di escavazione con draga galleggiante, sia quello per la lavorazione degli inerti, dove sono in funzione due mulini a cono ed un mulino a barre per la progressiva riduzione del materiale estratto nelle granulometrie richieste. Sempre nell’area di cava è collocato anche l’impianto di produzione di calcestruzzo, che impiega una parte degli aggregati estratti e lavorati.
Tecnologie sinergiche
L’attività estrattiva del giacimento, collocato ad una quota di circa 15 metri al di sotto del piano campagna, è in fase di completamento verso nord. I due lati verso est e verso ovest sono già stati recuperati con la creazione di declivi verdi e la piantumazione di alberi ad alto fusto. A fianco dell’area di cava, dove in passato sorgeva un’altra coltivazione ed oggi sono stati ricavati due bacini artificiali impiegati per la pesca sportiva, Cava Francesca ha provveduto a realizzare, d’accordo con la proprietà, un intervento di sistemazione complessiva, addolcendo e rimodellando le scarpate. Analogo intervento è stato eseguito in località Ponciparello, su un’area un tempo utilizzata per escavazione dalla Cava Ponciparello, di proprietà della famiglia Quistini. Il laghetto artificiale di San Michele si presenta oggi totalmente recuperato sotto il profilo naturalistico e impiegato per la pesca sportiva. Numerose le opere realizzate, anche a favore del territorio.